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Progetto

COMMUNITY BUILDING

LA VOCE DI ALCUNI PARTECIPANTI

 

Cosa hai pensato quando ti è stato presentato questo progetto?

Nicola: Ero preoccupato ma allo stesso tempo felice.

Daniel: Mi è stata proposta la partecipazione a questo progetto qualche mese dopo aver terminato un’esperienza molto simile con un altro ragazzo, di conseguenza non ho vissuto questa proposta con difficoltà, nonostante la convivenza con 3 persone sia stata una nuova esperienza che si è rivelata molto costruttiva.

Samuel: All’inizio ero un po’ spaventato perché non sapevo bene a cosa sarei andato incontro, non avevo mai vissuto in modo autonomo con dei miei coetanei. Allo stesso tempo ero molto entusiasta della nuova esperienza che avrei affrontato.

 

Quali erano i vostri compiti?

Nicola: I nostri sono quelli di tenere pulita la casa e di fare la spesa periodicamente.

Samuel: I compiti che avevamo oltre a quelli inerenti alla cucina erano le pulizie del bagno, delle camere e degli spazi comuni. Oltre a immondizie e spesa, per cui ci accordavamo giornalmente.

Daniel: I compiti sono sempre stati organizzati in modo semplice, avevamo le mansioni necessarie per mantenere la convivenza e in base alle nostre esigenze e ai nostri impegni abbiamo organizzato un calendario con i compiti da svolgere in modo che non ci fossero incomprensioni tra di noi; qualcuno cucinava, qualcuno puliva, e cercavamo di concentrare in alcuni momenti specifici determinate mansioni in modo da non doverci pensare in momenti dedicati ad altro. Andando avanti con il tempo il calendario è servito meno e ci siamo sempre riusciti ad organizzare facilmente mantenendo tutto in ordine e rispettando gli impegni e le esigenze di tutti.

 

Com'è cambiata la tua relazione con i ragazzi coinquilini?

Nicola: Nel tempo si è creato un legame molto stretto tra noi.

Samuel: Sicuramente si è creato un legame diverso e dal mio punto di vista più solido. Spesso possono succedere incomprensioni o piccoli litigi all’interno del gruppo ma se si riesce a essere corretti ed equi il clima è sempre positivo e si vive in modo armonioso.

Daniel: Non credo che la relazione tra di noi sia cambiata particolarmente nel tempo in quanto conoscendoci da molti anni già avevamo una certa confidenza. La convivenza non mi ha mai messo in particolare difficoltà sotto questo punto di vista e credo che in generale siamo sempre riusciti ad effettuare cambiamenti dove necessari, inizialmente meno, ma con il tempo tutto è diventato più facile.

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Quali sono le 3 cose che apprezzi di più in questa esperienza?

Nicola: Le tre cose che apprezzo sono l’autonomia, l'autosufficienza e la compagnia.

Samuel: Lo sviluppo dell’autonomia e della responsabilità, perché vivendo da solo sei obbligato a essere responsabile quindi è anche meno pesante imparare ad esserlo.

Daniel: L’autonomia, la libertà e la condivisione. 

 

Quali sono state le difficoltà che hai incontrato?

Nicola: All’inizio del percorso sentivo la mancanza della mia famiglia e la difficoltà ad integrarmi.

Samuel: Le difficoltà che ho incontrato sono state la gestione del cibo, perché può succedere che non si faccia caso ad alcune cose e vadano a male oppure la spesa e le pulizie in modo costante. 

Daniel: Una difficoltà che inizialmente ho incontrato in questo esperienza è stata quella di analizzare oggettivamente un problema e poi riuscire a mettere in atto azioni utili alla risoluzione di questo.

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Quali sono state le difficoltà che hai superato?

Nicola: Ho superato la mancanza della mia famiglia e ho imparato ad integrarmi.

Samuel: Non saprei.

Daniel: In parte quella di analizzare il problema a livello relazionale e cercare una soluzione, spesso cadevo nel darmi una risposta da solo, influenzata però dalla mia visione soggettiva che non mi permetteva di analizzare il quadro completo della situazione. Questa esperienza mi ha aiutato a fermare questo processo automatico che accadeva nella mia testa e ad analizzare i problemi diversamente.

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E' cambiato il rapporto con la tua famiglia?

Nicola: Il rapporto con la mia famiglia è leggermente cambiato, più che altro con mio fratello che vedo molto meno.

Samuel: Il rapporto con la mia famiglia è cambiato in questi tre anni di convivenza per diversi aspetti,

come la mia crescita personale più che per l’esperienza in se.

Daniel: È cambiato, dalla terza in poi ho passato molto tempo fuori casa, durante l’anno grazie a questo progetto e durante l’estate lavorando in hotel come stagionale, quindi nel complesso credo di avere seguito un processo che mi ha fatto crescere e di conseguenza diventare più responsabile nei confronti di me stesso. Al momento vivo all’estero, io mi sento una persona totalmente diversa da com'ero gli anni scorsi, e il mio rapporto con la mia famiglia ora è molto migliore rispetto a prima che iniziassi questo processo fuori casa. Quindi senza dubbio una parte di questo cambiamento è da riconoscere a queste esperienze. 

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Hai imparato a fare qualcosa che non sapevi fare prima?

Nicola: Ho imparato ad autogestirmi con i lavori in casa e a pensare agli altri.

Samuel: Ho imparato a gestire tutto l’ambito della spesa, del cibo e dell’organizzazione per la preparazione dei pasti che all’inizio di questa esperienza era il punto su cui dovevamo lavorare di più anche come gruppo.

Daniel: Ho imparato molte cose, cucinare, pulire casa e lavare i vestiti erano cose che sapevo fare, ma ho certamente imparato cosa significa essere responsabile di tutto ciò. Cucinare una volta a settimana è diverso da gestire i pasti di una casa e fare la spesa, stessa cosa per la pulizia della casa o per fare le lavatrici. Anche a livello relazionale ho assolutamente imparato ad affrontare i problemi diversamente, come dicevo prima quando si presentano alcuni problemi bisogna riuscire ad analizzarli oggettivamente e insieme, cercare la soluzione e metterla in pratica. 

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C'è un aspetto di te che hai scoperto in questa esperienza?

Nicola: Ho scoperto di essere molto veloce ad abituarmi.

Samuel: Un aspetto del mio carattere che ho scoperto grazie a questa esperienza è il fatto di essere molto flessibili sulle abitudini differenti delle persone con cui vivo e quindi riuscire a gestire la vita insieme pur avendo abitudini diverse.

Daniel: Sono una persona che ama molto stare da sola, mi trovo bene con me stesso e a volte mi capita di apprezzare quasi più il tempo che passo da solo rispetto a quello con gli altri, ma questa esperienza, come anche altre di questo tipo, mi ha dimostrato di trovarmi molto bene anche a condividere alcuni momenti quotidiani con altre persone.

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